Traducción de Paola Laskaris
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Questi filamenti si abituano
ad
essere frasi, continuano
senza finire,
si
spigolano
ascoltando Janis Joplin e anche Karen
Carpenter e questo risulta,
da un punto di vista riduzionista,
senza senso, impossibile, contradditorio,
iconoclasta: ma non è altro che infinito.
Io dico che infinito è possibile, insisto ad
ascoltarla di nuovo
con un nodo ad ogni estremità
della linea linfatica che unisce
le loro voci,
perché furono entrambe fieramente infelici,
letargiche, distrutte dai falsi amici,
entrambe:
c’è
un’uguaglianza insondabile nelle loro voci, non nella loro vita, non nella loro
morte, solo ed esattamente nella fragilità austera, aristata e arabica delle
loro voci, un’uguaglianza fisica, che non si arriva a percepire, che non può
finire, e seguita a risuonare incomprensibile.
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